Cibo prêt-à-porter - Quale contenitore scegliere?

A lavoro o durante uscite all'aria aperta, certamente ti sarà capitato di bere o mangiare cibi a temperature non ideali. Chi berrebbe volentieri birra calda e mangerebbe con piacere una pizza fredda?
Mangiare un gelato squagliato in estate o, ancor peggio, bere una tisana ormai tiepida se non completamente fredda marmata in inverno è certamente gradevole per pochi.

Esistono oggi sul mercato vari contenitori di ogni forgia e dimensione, per il trasporto di cibo. Alcuni permettono di mantenere una temperatura controllata e di solito, per funzionare meglio, sono grandi e ingombranti.
Per dare ad un bambino la colazione da portare a scuola, per il pranzo a lavoro o ancora per garantirti un sano spuntino ad esempio dopo la palestra, servirebbero dei piccoli contenitori termici, accessori personali, comodi e discreti da mettere in borsa o nello zainetto dei bambini, possibilmente belli, colorati e allegri da usare ogni giorno.
Per il trasporto del pranzo la tradizione consiglia la gavetta in acciaio inox dove già i nostri bisnonni riscaldavano la pastasciutta a bagnomaria..
Il ventesimo secolo ci ha portato contenitori ermetici in materiali plastici come il polietilene (PET) o in vetro temperato, che possono andare in frigo ma già sono a rischio in forno a microonde. Questi accessori bastano per evitare di cibarsi in fast-food o in costosi ristoranti, ma sono mediamente bruttini, anonimi e un po' tristi da utilizzare, anche in tempi di crisi!
Alcune aziende tipo Tupperware, Snips, Giò Style, Monbento, solo per citarne alcune, hanno creato una vasta gamma di accessori per il trasporto personale dei pasti. Oggetti belli, pratici e funzionali ma con un limite: non mantengono la temperatura originale perchè non hanno nessun potere di conservazione termica. Inoltre questi contenitori mantengono il cibo direttamente a contatto con la plastica e nel tempo possono crearsi problemi igienici anche gravi. Batteri e igiene in cucina
Allora tocca tornare su accessori più grandi che avvolgano gli oggetti di prima per tentare di mantenere la temperatura. Buste, borse, zaini termici in materiale sintetico, poco efficaci, oppure vere e proprie valigette termiche in materiale rigido, robuste ma scomode ed ingombranti.

I puristi del trasporto a temperatura controllata possono affidarsi agli intramontabili Thermos, contenitori collaudati, con oltre un secolo di storia alle spalle, pesanti e ingombranti ma robusti e validissimi sia per cibi che bevande. Realizzati in vari formati e dimensioni, hanno uno strato interno che sta direttamente a contatto con gli alimenti ed un isolamento termico basato sul vuoto d'aria. Storia dei contenitori termici
Tra i problemi portati dalla globalizzazione, alcuni ricorderanno lo scandalo dei thermos all'amianto provenienti dalla Cina, realizzati utilizzando tra gli altri materiali anche dell'amianto cancerogeno. Thermos all'amianto RAI
Come detto nel passaggio precedente, oggi a questi ingombranti e pesanti contenitori si sono aggiunte soluzioni nuove ad elevato contenuto di design fatte per essere belle e funzionali, facili da lavare, leggere ed economiche ma senza potere di conservazione termica.
Allora cosa possono offrire le tecnologie di ultima generazionee per proteggere i nostri alimenti dal caldo e dal freddo in modo discreto e innovativo?
Da alcuni anni esistono contenitori termici in PoliPropilene Espanso (PPE), materiale fratello maggiore del comune polistirolo espanso al quale assomiglia a prima vista ma con superiore resistenza e robustezza.
Questi contenitori di grandi dimensioni sono usati per il trasporto di vivande in ospedali, mense, scuole, asili, campeggi, catering, feste, trasporto pizze espresso, trasporto alimenti freschi deperibili, medicinali, cosmetici, bevande e pietanze di ogni genere. Certamente ti sarà capitato di vedere qualche volta quei bauli neri, blu o verde oliva non molto attraenti ma davvero efficaci e funzionali. Utilizzi del Polipropilene Espanso
L'azienda umbra Damatech Engineering, sfruttando il potere termico del PPE ha ideato e brevettato un contenitore termico portatile, piccolo e leggero da entrare in borsa, in valigia o in uno zaino, abbastanza grande da contenere un pasto veloce o uno spuntino e magari una bevanda calda o fredda.
Fino ad ora nessun'altra azienda aveva realizzato niente del genere. Questo contenitore portatile è stato chiamato Free-Yo perchè il suo inventore, l'architetto Maurizio Tonti, voleva usarlo per portare con se il suo spuntino preferito: uno yogurt! Il Free-Yo è un accessorio di design che si integra con discrezione in qualunque contesto.
Questi contenitori sono ancora poco conosciuti e vista la quasi illimitata possibilità di personalizzazioni con colori, loghi e immagini, speriamo presto di poterli trovare nei bar, nei negozi di alimentari, sulle spiagge come in montagna, nei pub o nei campeggi e magari in catene di locali e un domani in qualunque negozio di casalinghi.
Naturalmente dentro al Free-Yo puoi mettere di tutto, una brioche, un cappuccino, cioccolatini, brick di thé o succhi di frutta, medicinali, cosmetici, trucchi, profumi, persino del ghiaccio, una mozzarella fresca o una sana porzione di spaghetti al dente!
Inoltre il fatto di essere componibile permette di unire due Free-yo per contenere ad esempio una bottiglietta o una banana e grazie a tappi ed anelli che si uniscono come mattoncini ad incastro, aumenta la possibilità di utilizzi permettendo il trasporto di lattine, panini caldi come hot dogs e baguettes francesi o cose piccole come medicinali o cosmetici. Persino mantenere freschi bicchieri di birra o bottiglie bordolesi di un buon vino Chianti sarà un gioco da ragazzi..