PoliPropilene Espanso (PPE) cosa è, a cosa serve?
Il mercato dei contenitori termici è costellato da una miriade di soluzioni. Questo contenitore termico portatile unico è capace di migliorare non solo i risultati di conservazione del proprio contenuto, ma anche la qualità della vita di chi lo usa a lavoro, a casa, in vacanza.. |
Caratteristiche eccezionali del PP rispetto ai materiali metallici o al vetro (contenuto nei thermos) sono la grande durevolezza, la facilità di lavorazione, l'economicità, la colorabilità, l'isolamento acustico, termico, elettrico, meccanico (vibrazioni), la resistenza alla corrosione e l'inerzia chimica, nonché l'idrorepellenza e l'inattaccabilità da parte di muffe, funghi e batteri e infine l'elevata leggerezza e praticità. |
Alcune creazioni esclusive che promuoviamo, sono splendidi
oggetti di arredamento, capaci di rendere unico il vostro spazio e
prodigi unici, dal cuore tecnologico, che una volta scoperti,
riescono
a
donare momenti di relax e sensazioni di benessere a chi li possiede.. |
L' Elapor è il nome commerciale del polipropilene espanso . È un materiale simile al polistirolo espanso , ma dotato di elevata elasticità meccanica. Resistente al cianoacrilato , è molto usato nell'edilizia e negli ultimi anni nel modellismo, a causa della peculiare caratteristica di essere in grado di riprendere la forma originale se immerso in acqua bollente. Questa caratteristica lo ha reso utile in particolare nei modellini di aeromobili, i quali sono spesso soggetti a urti o danneggiamenti. |
Non sempre è possibile vivere e lavorare in un ambiente sano ed equilibrato; la velocità del mondo moderno ci costringe a ritmi stressanti e logoranti che a
lungo andare possono esaurire la naturale vitalità e l'energia individuale. |
Per ristabilire il benessere psico-fisico corrotto dal disequilibrio della vita occorre creare momenti e spazi dedicati alla persona capaci di rigenerare piacere e benessere in ambienti stimolanti privati o in attività ricettive. |
Quelle svantaggiose sono l'attaccabilità da parte dei solventi (soprattutto le termoplastiche) e degli acidi (in particolare le termoindurenti) e scarsa resistenza a temperature elevate. Altra peculiarità è , che va da un minimo di 0,04 - 1 kg/dm³ per il polistirolo ad un massimo di 2,2 kg/dm³ del politetrafluoruetilene (PTFE) [6] , con una resistenza fisica molto eterogenea a seconda del tipo di plastica. La plastica si ottiene dalla lavorazione del petrolio. Lo smaltimento dei rifiuti plastici, quasi tutti non biodegradabili, avviene di solito per riciclaggio o per stoccaggio in discariche: bruciando materiali plastici negli inceneritori infatti si possono generare diossine (solo per quanto riguarda i polimeri che contengono atomi di cloro nella loro molecola, come ad esempio il PVC), una famiglia di composti tossici. Queste difficoltà hanno incentivato negli ultimi anni la diffusione della bioplastica , in cui una piccola percentuale di resina è sostituita da farine vegetali quale quella di mais . |
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